| Tratto dalla pagina Facebook di Francesco Mascali, docente universitario:
Tra i miei contatti ne ricordo qualcuno, una delle persone più note tra i quasi coetanei quasi concittadini, per il coraggio di scelte radicali, anche un po fuori dal tempo, disponibile a sacrifici importanti per i suoi ideali. A inizio 2021 era un po scettico, poi sull'onda del GP (e del resto) decise di sacrodosarsi. In un suo vecchio post di allora c'è ancora scritto che reputava "la dose covid UN DOVERE". Suppergiù mi pare di ricordare in qualche commento sulla sua bacheca non era contento delle mie posizioni fin troppo nette sulle dosi (così diventavano nell'estate 2021), e d'altronde se le avesse condivise avrebbe scelto ancora una volta la via dell'autosacrificio economico. Ma, per una volta, prevalse la ragionevolezza. Oggi scrive: "Anche se non è più di moda parlarne, sappiate che c’è chi ancora fa i conti con gli affetti avversi di quei maledetti vaccini sperimentali delle multinazionali del farmaco! Chi è dovuto ricorrere a neurochirurghi e medici specialisti, ha potuto confrontare la propria storia con quella di tantissime altre persone, tante, troppe! Che sono state anche più sfortunate di me. Processi infiammatori partiti il giorno dopo la dose e che a distanza di tantissimi mesi non accennano a diminuire, anzi, provocano reazioni a catena invalidanti. Fisioterapia, elettromiografia, risonanza maghetica, altra fisioterapia… tutte cose costosissime, a carico degli “ sfortunati” che hanno pure timore a parlarne, per la paura di essere aggrediti verbalmente e isolati da chi a spada tratta difende la scienza! La scienza delle multinazionali del farmaco." Nel frattempo Pino Cabras riporta una notizia della massima importanza, e che a me era sfuggita. Da due anni circa, nel confronto con i provax, è emersa sempre più la necessità di avere una fonte affidabile, con i dati di mortalità generale, non arbitrariamente presuddivisi per fasce d'età, non con calcoli fatti da terzi non verificabili, ma con pochi semplici dati: Data e tipologia di ogni singola dose, numero di lotto, data e tipologia di ogni singolo GP, dati anagrafici generali (età, sesso, provincia di emissione della dose/GP), e data di eventuale decesso. E' un dato che per la sua rilevanza ho sempre dato per scontato non "avremmo" mai avuto. Perchè si fa così quando si vuol nascondere la polvere sotto il tappeto. ONS pubblica qualcosa di solo vagamente simile, con dati che hanno molti limiti, incongruenze, e anche la promessa esplicitata a me in risposta ad alcune domande che gli posi a mezzo email, che non avrebbero pubblicato nulla che non fosse politically correct nei risultati. Ora scopro che un avvocato invece è riuscito ad ottenere da un Tribunale questo magico file. E il risultato, come in molte pubblicazioni scientifiche, come nei magici dati dell'ONS ha del MIRACOLOSO. Stavo pensando di raccogliere dati puntuali, ma è davvero uno spreco di tempo. Accontentavi di quelli a spanne. Nel periodo di osservazione (2021, 20222, primo semestre 2023) ci sono stati secondo ISTAT 1,75 milioni di decessi circa. Ora, sulla bontà di questi dati io non ho mai dubitato. Per un solo motivo, eventuali errori sono facilmente rintracciabili. Avete più amici deceduti in questi anni? Chiunque può, con poche difficoltà, verificare che i dati dei propri cari siano presenti nel database, (escluderei solo i decessi di anziani nei comuni di Milano e Roma, dove il dato è più facilmente nascondibile).. Quindi 1 milione 750 mila decessi in totale è un dato che diamo per assodato e certo. La popolazione vaccinata nelle fasce di età in cui si concentra in valore assoluto il maggior numero di morti, a prescindere dal vaccino, è pari al 90%. Anche volendo esagerare e togliere dal conteggio 200.000 decessi covid dal 2021 (che non sono stati misurati neanche con i criteri assurdi dell'ISS), anche volendo far finta questi decessi fossero tutti concentrati tra i non vaccinati, ancora dal numero totale dei decessi di DUE MILIONI. Per tanto, pur volendo considerare 0 decessi causa vaccini o covid tra i vaccinati, dovremmo avere 1,55 milioni di decessi *0,9 =1,39 milioni di decessi. Poi, perchè non si dica che pecco per eccesso, e poichè alcuni di questi decessi sono avvenuti prima che il 90% di dosi fosse raggiunto nella popolazione anziana, togliamo pure per intero tutti i decessi del 2021. Rimarrebbero ancora 700.000 decessi, e qualunque persona sana di mente e che sappia far di conto sa, che pur potendo rosicchiare ancora qualche unità per una ragione o per un'altra, il numero di decessi tra chi ha ricevuto almeno una dose, IN ASSENZA DI EFFETTI AVVERSI E CON EFFICACIA DEL VACCINO PARI AL 100%, non può essere di 700.000, ma DEVE essere un numero più alto. Ma forse è anche meglio non precisare molto prima che Aifa sfrutti l'informazione per partorire una nuova balla. Immaginatevi quindi quale dev'essere stata la sorpresa del collega Ingegnere, al quale l'avvocato ha deciso di affidare i dati per trarre qualche analisi quando si è accorto che i morti tra i vaccinati fossero solo 339.512. Come minimo ne hanno cancellati con una bacchetta magica il 50%. Ne avessero cancellati solo il 5% o 10% magari il collega ingegnere poteva farsi gabbare e dichiarare che effettivamente le sacre dosi sono sacre e non fanno danni. Ma hanno calcato troppo la mano e dovrebbero andare in galera. Loro e chi ancora gli da credito. Ecco, la stragrande maggioranza di pubblicazioni scientifiche sulla mortalità da sacre dosi contiene stranamente numeri talmente assurdi che risulta che queste sacre dosi finiscano per essere una panacea per tutti i mali. In un mondo normale però, che un piccolo gruppo di ricerca possa commettere degli errori in buona fede, o possa farsi corrompere per commetterli è del tutto normale. Quel che non è normale è che lo Stato Italiano affidi un ruolo così importante a qualcuno che non è neanche in grado di barare sui numeri in modo minimamente credibile. E se i numeri di questo database, un database la cui affidabilità è garantita dallo Stato Italiano, sono PACCHIANAMENTE falsi, come si può prestare la benchè minima fiducia ai numeri che riportano privati finanziati da Pfizer? E tornando a quel che riportavo all'inizio. Siano mille o centomila i decessi causati dalle sacre dosi, a questi vanno aggiunti tutti i problemi che hanno causato a persone ancora vive e vegete. Problemi che nessuno vuol misurare, e che pure, anche chi prima affermava che "VACCINARSI E' UN DOVERE" oggi constata affliggano non solo lui, ma anche tanti altri a cui nessuno vuol dar voce.
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