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Edited by oooooo - 4/10/2021, 20:37. -
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www.byoblu.com/2022/03/17/corsica-...-gabriele-bini/ RIVOLTE IN CORSICA AL GRIDO
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“STATU FRANCESE ASSASSINU”.
ECCO COSA STA SUCCEDENDO
Sono giorni di alta tensione in Corsica, con migliaia di cittadini scesi in piazza al grido di “Stato Francese Assassino”. L’isola, sotto il controllo francese dal 1769, rivendica da anni la propria indipendenza. Già lo scorso 30 gennaio c’era stata una manifestazione molto partecipata a Corte, contro il rifiuto della Francia di revocare lo status di Detenuti Particolarmente Sorvegliati (DPS), a due prigionieri politici, Petru Alessandri e Alain Ferrandi e in cui si chiedeva di convocare un tavolo per discutere di una reale soluzione politica. Richiesta questa che il popolo corso avanza dal 2014, anno in cui il Fronte di Liberazione Nazionale Corso depose le armi per trovare una soluzione pacifica. Richiesta che ad oggi resta ignorata.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il tentato omicidio in carcere di Yvan Colonna, militante indipendentista condannato all’ergastolo per l’omicidio del prefetto Claude Érignac, avvenuto il 6 febbraio 1998 ad Ajaccio, di cui è stato ritenuto colpevole. L’uomo, detenuto ad Arles, in Francia, lo scorso 2 marzo è finito in ospedale in condizioni gravissime dopo uno scontro avvenuto con un altro detenuto.
Secondo le autorità francesi la lite tra l’indipendentista corso e il detenuto accusato di terrorismo sarebbe avvenuto per motivi religiosi. Ma gli stessi inquirenti ipotizzano che il tentato omicidio sia stato commissionato dall’esterno. Pochi giorni dopo, quindi il Presidente del Consiglio esecutivo della Corsica ha dichiarato che il tentato omicidio di Yvan Colonna è uno scandalo di Stato e ha chiesto la nomina di una commissione d’inchiesta congiunta.
A inizio marzo i cittadini sono scesi di nuovo in piazza, chiedendo a gran voce verità e giustizia per Colonna e chiedendo che i detenuti corsi tornino a scontare la pena nella loro terra e che non vengano trattati come prigionieri dello Stato francese. Nei giorni successivi le manifestazioni si sono propagate anche in altre città, da Bastia ad Ajaccio, e dopo i cortei si sono verificati violenti scontri con le forze dell’ordine, che hanno messo a ferro e fuoco le città.
Per ora il governo francese ha tolto lo stato di DPS a Pierre Alessandri e Alain Ferrandi, decisione che il movimento indipendentista Corsica Libera ritiene “tardiva” e che “conferma tutto il cinismo della Francia. Il mantenimento di questo statuto era dovuto unicamente a una vendetta di Stato e alla volontà di vedere morire i nostri prigionieri tra le mura delle loro prigioni”. E, aggiungono, “conferma che sotto la dominazione coloniale l’esercizio della democrazia di dimostra illusoria”.
Il movimento richiede un ciclo immediato di negoziazioni che passino tramite la designazione di un interlocutore del governo francese. Questi negoziati non devono svolgersi in un comitato ristretto nei palazzi parigini ma devono coinvolgere largamente le forze istituzionali, politiche, sindacali della Corsica.
Aggiornamento: il Ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin è stato inviato sull’isola per negoziarne l’autonomia. Darmanin ha promesso a Gilles Simeoni, presidente del Consiglio esecutivo di Corsica, “una serie di negoziati senza precedenti”. A France Info lo stesso Simeoni ha dichiarato che “non si tratta ancora di una vittoria” ma ha definito “importante” il fatto che per la prima volta il governo abbia pubblicamente accettato di entrare in una discussione storica.
In Francia invece non sono mancate le polemiche: il candidato comunista Fabien Roussel si è detto totalmente contrario a qualsiasi forma di autonomia corsa, così come Marine Le Pen, che ha definito “catastrofico” il messaggio del governo francese, mentre Eric Zemmour, candidato di Reconquete!, l’ha definita una “manovra politica”..
