Aggiornamenti sull'impermanenza

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    linkoanchio

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    Certo, l'entanglement è fenomeno accertato, ovviamente chi naviga nel mare new/next age ha preso a prestito il concetto rimodellandole secondo le proprie convinzioni, resta il fatto che siamo un aggregato di particelle subatomiche, di quark muoni etc a proposito mi viene in mente il lavoro di Fritjiof Capra, il Tao della Fisica (1975) i ncu i trattava il tema delle particelle subatomiche che si dispongono sui vertici di un esagono, evabbé reminescenze di letture giovanili... dunque sostanzialmente soggetti - in quanto particelle elementari - a fenomeni di entanglement, aprire un argomento entanglement della coscienza è complicato assai.

    Tornando un attimo al tema, se noi potessimo modificare la nostra velocità... ecco, sul piano concreto cioè della materia percepibile con i nostri sensi 3D+1 non so se è possibile, la teoria della relatività generale direbbe che no, non è possibile. Tuttavia questa possibilità esiste, su piani diversi, regolati da un numero inferiore di leggi, ed è praticata da chi è nelle condizioni di accedervi, sono quegli esseri umani che "viaggiano" per galassie. Cambia la velocità e ci si avvicina al centro attorno a cui tutto ruota.
     
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    linkoanchio
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    in realtà noi modifichiamo già in qualche misura la nostra velocità. I nostri piedi anche se di poco sono più lenti della nostra testa e non in senso metaforico ma perchè sottoposti a maggiore gravità.
    Così, la scelta di vivere a livello del mare ci rende più lenti rispetto a chi vive a 1000m, e questo, seppur impercettibilmente, a livello fisico. Questo perchè la gravità rallenta il tempo.

    Quindi noi possiamo modificare la nostra velocità rispetto agli altri, anche nel Pianeta, seppur di poco.
     
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    linkoanchio

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    Riguardo allo scarto della velocità di rotazione attorno all'asse terrestre tra un oggetto posto al livello del mare e uno oggetto posto sulla cima del monte Everest nulla da eccepire, la terra comunque trasla nello spazio attorno al sole e il sistema solare attorno al centro della nostra galassia e la nostra galassia a sua volta... lunga storia questa, traiettorie che si intersecano con altre traiettorie a noi invisibili, una danza cosmica.
     
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    linkoanchio
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    Ma non è quello che va la differenza, la differenza della nostra maggiore o minore velocità nel tempo non è data dal fatto che che stando a valle giri meno che stando in cima ad un monte.
    è certamente vero che in un girarrosto l'aluccia del pollo gira di più della sua carne attaccata allo spiedo, ma non è quello che fa la differenza, perchè come fai notare, nel frattempo tutto il forno rotea sulla Terra e la Terra attorno al Sole.

    La differenza è data dalla gravità.
    in posti in cui la gravità è fortissima il tempo va più lento. Presso Buchi neri per es.
    Quindi l'effetto dei due gemelli, uno che invecchia e l'altro no, potremmo averlo
    sia se uno dei due facesse un viaggio di pochi minuti, prossimo alla velocità della luce,
    sia se uno dei due potesse sopravvivere per poco tempo (poco del Suo tempo) in un ambiente con maggiore gravità,
    tornando a casa troverebbe il suo gemello invecchiato, perchè per lui il tempo sarebbe trascorso normalmente (e quindi molto + velocemente) rispetto al fratello in forte campo gravitazionale.

    chi sta in cima ad un monte ha una ridotta influenza gravitazionale rispetto a chi è sul livello del mare e quindi vive ad una velocità maggiore. Seppur di inezie.
     
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    linkoanchio

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    Hai ragione, la forza di gravità, cioè la forza peso. Lo scarto tra zero e quattromila metri è minimo, se consideriamo che a 400 km di altezza la forza di gravità diminuisce di poco più del 10% (cit. Scientificast) ed è inversamente proporzionale al quadrato della distanza. Che influenza può avere questo scarto così piccolo?

    A me piace l'idea del flusso canalizzatore :rolleyes:

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    ciao M. G.,
    mi chiedevo, steso nel mio letto, dove tu fossi adesso.
    o ancor meglio, come tu fossi.
    e l'intuizione ma anche il ragionamento mi aiutano a darmi qualche rispota.
    tu sei sempre stata libera in vita, non puoi che essere libera anche adesso.
    La differenza tra la vita e la morte è sottile apparenza.
    il nostro corpo in realta è il contenitore di quella poca materia che non muore mai: il dna.
    noi siamo supporto in un certo senso a quel dna, noi come umani in carne.
    e l'essenza è il dna dell'anima, se l'anima dovesse morire come il corpo, quella no, l'essenza no.

    e l'essenza cos'altro può essere se non quello che ti determina, quello che ti caratterizza, anche in vita?
    quello resta per poter re-esperire,
    si, è buddhismo.

    decidete.
    decidete voi, ora, come volete essere, perchè continuerete ad essere in quel modo per molto più tempo cui molti credono che potranno essere.
    M. G. era certo molte cose, come ogni essere umano,
    ma certamente libera,
    ecco come ha appena ricominciato.
     
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    linkoanchio
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    a mio avviso una persona non può dirsi nè matura nè maturata se non ha affrontato pienamente l'argomento morte.

    Purtroppo non tutti vivono abbastanza per arrivare ad essere maturi per affrontare l'argomento, alcuni muoiono prima.
    e quale sia l'età giusta per essere maturi è difficile dirlo.
    Diciamo però che l'essere umano raggiunge un grande vigore attorno ai 35 anni.
    Se arriva a quell'età e ancora non ha preso in mano l'argomento morte è un problema.

    Ci sono persone che a 70anni affrontano l'argomento morte come può un bimbo di 5 anni, l'unica differenza che hanno con questi è avere esperito di più.

    Per un vero buddhista l'argomento morte dovrebbe essere all'ordine del giorno e discuterne dovrebbe fargli lo stesso sconquasso che può provacargli una discussione sulla crostata d'albicocche o il colore dei calzini.

    Un buddhista ne parla con sè stesso e con gli altri se ne trova occasione. non è un tabù a differenza della maggior parte delle persone.

    Parlare della morte fa molto bene alla salute, quindi siccome vi voglio bene, a voi 4 gatti che leggerete questo post, ne parlo un po'.

    Cominciamo,
    Per cosa dareste la vostra vita?
    Se per es. l'opzione fosse, " o muori tu o muore tutto il resto dell'umanità" voi dareste la vostra vita?
    rispondo io, provo, SI. Probabilmente si, poichè se rimaneste l'unico umano al mondo forse avreste paura di impazzire.

    e se la domanda fosse
    " o muori tu o muoiono tutte le persone che vivono in Italia? (60milioni)"
    A questo punto gli egoismi personali possono cominciare a farsi strada.

    e restringiamo ancora
    " o muori tu o muoiono tutti gli umani della tua regione"...

    Beh, avete capito, si può andare avanti con questo gioco fino ad arrivare al one to one...

    Ma la vita, certamente, assolutamente, indiscutibilmente, non è il nostro bene più grande, NO.

    La libertà è certo un bene più grande della vita, poichè la libertà qualifica la vita.

    Che sei vissuto a fare?
    hai avuto figli, e magari nipoti, oppure no.
    Ma quale significato vuoi dare alla vita? respirare? Anche le piante respirano.

    oggi pomeriggio ho visto in tv una settantenne spaventata e in crisi di panico (nota cantante) perchè ancora non l'hanno chiamata per il vaccino...
    Allora, mettiamoci nei suoi panni.
    Io non mi farei vaccinare neanche se mi pagassero 100.000 euro per farlo, ma voglio entrare in empatia con lei.
    Ok, immagino quindi che farsi vaccinare sia la salvezza per togliersi di dosso un anno di paura continua,
    Dai... con un po' ( :P ) di sforzo mi immedesimo. Ok penso davvero adesso, che se mi faccio vaccinare non prenderò più la covid.
    Per farlo ho dovuto far finta che non esistano nella mia testa tutte le conoscenze sui veri effetti della vaccinazione, sul fatto che ci posso rimanere anche secco vaccinandomi, sul fatto che non sarò libero dalla mascherina e che non avrò una copertura al 100% su questo virus, nè altrochè meno sulla prossima variante, ma facciamo finta.

    e allora?
    cosa è uscita fuori COMUNQUE? tutta la mia strizza di morire.

    Attenzione!!! non sto parlando del dispiacere di morire, quello lo avrei anche io!
    Sarei dispiaciuto di morire per una persona che mi ama e che è più anziana di me e forse non reggerebbe il colpo, oppure per i miei parenti che mi vogliono bene, CERTO! che sarei DISPIACIUTO. ma io non sto parlando del dispiacere per gli altri.

    Sto parlando della fifa, della paura di morire.

    Potrà mai essere uguale la paura della morte che può cogliere un adolescente con quella che può cogliere una persona matura? si? purtroppo si. e che tristezza.

    Ma davvero... che cavolo sei vissuto a fare? come hai vissuto?
    Ti sei fatto servire tutta la vita e non hai mai servito nessuno?
    Lo hai mai cambiato un pannolino ad un invalido? hai mai visto la morte in faccia? le persone che si spengono?
    Dove cazzo vivi?!? come cazzo vivi?!? deplian? villagi turistici? pubblicità sui cartelloni con belle fighe?
    quando scendi dalla giostra?