dal 15/10/21 mai straniero a casa mia

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    alcune considerazioni su questo articolo #entry653259714
    SIDA o AIDS, sigla francese/italiana o inglese.
    il concetto è però semplice; Sindrome di Immuno Deficenza Aquisita.

    Significa che il sistema immunitario è carente, ma non perchè lo è così dalla nascita, perchè lo diventa.
    E' noto a tutti che il nostro corpo può acquisire questa sindrome mediante il virus HIV, forse è meno noto casa significa acquisire questa sindrome.
    Il sistema immunitario è deputato ad aggredire tutto ciò che non è riconosciuto come proprio, questo può essere un agente esterno, come un batterio, un virus, una tossina estranea, oppure interno, come ad es. una cellula nostra, che è diventata cancerosa.
    Ne consegue che avere tale sindrome porta ad avere un aumento degli effetti delle infezioni cui ogni giorno siamo sottoposti. Quindi un raffreddore banale diventa una pericolosa infezione che può diventare un polmonite. Un taglio in una mano associato ad un lavandino non perfetto igienicamente porta al rischio di una infezione sistemica da pseudomonas o da un qualsiasi altro patogeno che normalmente non va oltre la barriera di quel taglietto.
    Nei giovani morti nella guerra in Vietnam, dai reperti autoptici, si scoprì che avevano centinaia di cellule cancerose nei testicoli.
    Cosa significa, che sarebbero forse morti di cancro?
    No, significa che anche i giovani producono quotidianamente cellule degenerate che un sistema immunitario efficiente prontamente distrugge.
    Nei malati di aids si formano anche tumori con maggiore facilità proprio a causa nella mancata efficienza del loro sistema immunitario. Un es. tipico è il rarissimo sarcoma di Kaposi, che è invece molto più frequente nei soggetti che hanno subito una riduzione delle difese immunitarie.

    Bisogna dire che pur non essendo riusciti a creare un vaccino contro il virus HIV, si è comunque riusciti a creare farmaci innovativi che hanno migliorato di parecchio le condizioni dei soggetti che hanno contratto quel virus, e quindi un crollo delle difese immunitarie.
    Quindi si potrebbe ben sperare che alcuni farmaci possano aiutare coloro che manifesteranno la SIDA.
    Ma certamente il pensiero sano corre verso l'istante in cui il soggetto ha firmato per poi ottenere tale sindrome.
     
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    Maurizio Scandurra: "Ecco i dimenticati dal Covid" | Canale Italia
     
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    al minuto 30:40 Armando Manocchia sbotta
    Piazza Libertà | trasmissione del 17 Ottobre 2021 - Canale Italia
     
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    Covid, Belgio: la metà dei pazienti ricoverati è vaccinata

    www.imolaoggi.it/2021/10/19/belgio...ti-e-vaccinata/
    vaccini-coronavirus-malore
    I contagi dal virus di Covid-19 sono tornati a crescere e con essi anche le ospedalizzazioni. Ma a destare qualche preoccupazione è il fatto che circa la metà dei nuovi ricoveri riguardano persone vaccinate. Un dato che secondo alcuni esperti dovrebbe spingere il governo a promuovere un terzo richiamo per tutta la popolazione. Ma per il momento il ministro della Salute esclude questa possibilità.
    La metà dei pazienti ricoverati è vaccinata

    L’ultimo rapporto di Sciensano, l’ente belga che si occupa del monitoraggio sanitario, ha rilevato un aumento del 19 per cento dei contagi su base settimanale, con punte di quasi 4mila contagi al giorno su una popolazione di 11,5 milioni di persone. Anche i ricoveri ospedalieri sono aumentati, ma a un ritmo per ora inferiore, ossia del 5 per cento. Cosa che per gli esperti è merito dei vaccini. Perché, ha spiegato il virologo di Sciensano Steven Van Gucht, se è vero che “la metà dei pazienti ricoverati è vaccinata”, è anche vero che l’incidenza di ospedalizzati è nettamente più alta tra i non vaccinati. “In proporzione, i vaccini proteggono dall’80 al 90% dai ricoveri ospedalieri, e questa è la cosa principale”, dice Van Gucht.
    (continua)
     
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    Medico militare denuncia che i piloti vaccinati
    sono a rischio arresto cardiaco

    www.imolaoggi.it/2021/10/20/piloti...resto-cardiaco/
    truppe-usa-elic
    Il tenente colonnello Theresa Long ha presentato una dichiarazione giurata in cui afferma che esiste il rischio di miocardite, una condizione che causa infiammazione al muscolo cardiaco, associata ai vaccini Pfizer-BioNTech o Moderna COVID-19. Da tempo una potenziale complicazione della miocardite è nota come “morte cardiaca improvvisa” e ha affermato che “gli equipaggi di volo presentano rischi straordinari per se stessi e per gli altri, data l’attrezzatura utilizzata, le munizioni trasportate e le aree operative in prossimità di aree popolate.”
    Piloti vaccinati a rischio arresto cardiaco

    La Long ha presentato il suo affidavit ai sensi del Military Whistleblower Protection Act la scorsa settimana e ha presentato l’affidavit come parte di una causa federale pendente contro i mandati di vaccinazione dell’esercito.

    A maggio, il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) ha riconosciuto il rischio di condizioni di infiammazione cardiaca come miocardite e pericardite associate ai due vaccini COVID. Il sito web del CDC continua a fornire un avvertimento sulla miocardite e la pericardite come potenziale effetto collaterale dei vaccini COVID, in particolare tra gli adolescenti maschi e i giovani adulti.

    “I vaccini prodotti da Pfizer e Moderna sono stati entrambi collegati alla miocardite, specialmente nei giovani maschi tra i 16 ei 24 anni”, ha scritto Long, un dottore in medicina, nella sua dichiarazione giurata. “La maggior parte dei giovani aviatori del nuovo esercito ha poco più di vent’anni. Sappiamo che esiste il rischio di miocardite con ogni vaccinazione con mRNA”.

    Long spiega: “le complicanze della miocardite includono cardiomiopatia dilatativa, aritmie, morte cardiaca improvvisa”. Ha anche condiviso una valutazione, che è stata precedentemente segnalata attraverso il National Center for Biotechnology Information, US National Library of Medicine, che afferma che il tasso di mortalità a lungo termine per la miocardite “è fino al 20% a 1 anno e al 50% a 5 anni .”

    Long è responsabile della certificazione dell’idoneità al volo di 4.000 aviatori presso la 1a Brigata dell’Aviazione a Ft. Rucker, Alabama.

    Maurizio Blondet – www.maurizioblondet.it
     
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    Strategia della pressione - Il Controcanto - Rassegna stampa del 20 Ottobre 2021
     
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    Gian Marco Capitani: "Segre si ravveda. Evidenti analogie fra Germania del 1933 e l'Italia di oggi"
    Gian Marco Capitani, portavoce di "Primum non nocere", tiene il punto dopo le polemiche che lo hanno investito negli ultimi giorni. "Durante il comizio di Bologna ho detto una cosa che ribadisco: non è possibile non notare come oggi ritornino in voga prassi già viste nella Germania degli anni '30 del secolo scorso. A partire dall'uso di farmaci sperimentali di fatto imposti con il ricatto. Segre, considerata la sua storia, dovrebbe stare dalla parte delle vittime e non da quella dei carnefici"
     
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    https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/fra...doggetto=413875


    Attenzione, APPROVATO IERI: articolo 50-bis/Repressione di attività di apologia o istigazione... COMPIUTA A MEZZO INTERNET

    NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA

    Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60.

    Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.

    In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.

    Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.

    Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali.
    MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.

    In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.

    ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.

    Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI.
    Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.

    Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran.
    Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.

    Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.

    http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/fram...doggetto=413875
    Attenzione, APPROVATO IERI: articolo 50-bis/Repressione di attività di apologia o istigazione... COMPIUTA A MEZZO INTERNET

    NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA

    Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60.

    Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.

    In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.

    Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.

    Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali.
    MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.

    In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.

    ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.

    Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI.
    Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.

    Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran.
    Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.

     
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    No, il Senato non ha approvato
    un emendamento contro la libertà di espressione


    (pubblicato 16 ore fa)
    www.lindipendente.online/2021/10/2...di-espressione/
    Ultimamente sulle app di messaggistica, come WhatsApp e Telegram, sta circolando un messaggio in cui viene affermato che il Senato avrebbe approvato un emendamento «del senatore Gianpiero D’Alia (UDC)» al «cosiddetto pacchetto sicurezza (DDL 733)», in base al quale verrebbe punito «qualunque cittadino che dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o ad istigare (cioè criticare?) contro una legge che ritiene ingiusta». Si tratta però, per due motivi, di una vera e propria fake news: da un lato, infatti, abbiamo a che fare con una notizia vecchia di oltre 10 anni e, dall’altro, l’emendamento incriminato – ovvero la proposta di modifica n. 50 – non è alla fine mai stato convertito in legge.

    Per quanto riguarda il primo punto, infatti, bisogna innanzitutto ricordare che D’Alia è stato un senatore della Repubblica, ma dal 2008 al 2013. Inoltre, egli non fa più parte dell’UDC dal 2016, fatto di cui si può venire facilmente a conoscenza consultando Wikipedia. In maniera coerente rispetto a tutto ciò, dunque, il «pacchetto sicurezza» a cui si fa riferimento, ovvero il disegno di legge n.773, venne approvato definitivamente nel lontano 2009, ma l’emendamento di D’Alia non fu convertito in legge. Infatti anche se, come riportato nel testo del messaggio, il Senato approvò effettivamente questa proposta di modifica, essa fu successivamente abrogata.

    L’emendamento, avente ad oggetto la «repressione di attività di apologia o incitamento di associazioni criminose o di attività illecite compiuta a mezzo internet», fu infatti ampiamente criticato, e si arrivò alla sua abrogazione grazie ad un ulteriore emendamento proposto dal deputato di Forza Italia Roberto Cassinelli, il quale tra l’altro affermò che l’ordinamento italiano fosse «già dotato delle norme atte ad impedire e punire l’istigazione a delinquere e l’apologia di reato».
     
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    Cossiga su Draghi: “Un vile affarista,
    liquidatore dell’industria pubblica italiana”

     
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    Tommaso Minniti: "Moro ucciso per creare questa Europa infernale"
     
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    Paradosso Covid-vaccini: muoiono più giovani che vecchi
    Ci sono più morti dai 14 ai 64 anni e meno morti sopra gli 85 anni


    www.nicolaporro.it/paradosso-covid...ani-che-vecchi/
    vaccino-covid-560x375
    Milena Gabanelli sul Corriere ha riassunto l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità che mostra come siano i non vaccinati in maggioranza (e in percentuale) a finire in terapia intensiva e anche a morire con Covid. Questo ovviamente per portare l’acqua al mulino dei vaccini. Questo report è però non solo irrilevante, ma fuorviante, perché quello che conta per i cittadini e la società è quante persone muoiono e a che età, non quante persone muoiono con una determinata etichetta. Se ad esempio calassero i morti sopra gli 85 anni per Covid e aumentassero quelli sotto i 50 anni per tutte le altre cause, anche se il saldo fosse positivo (meno morti in totale) in realtà umanamente e socialmente sarebbe peggio. Ed è esattamente quello che succede ora con la vaccinazione. Ci sono più morti dai 14 ai 64 anni e meno morti sopra gli 85 anni. Se questo è un risultato positivo bisogna che l’Istituto Superiore di Sanità e la Gabanelli ci spieghino perché, visto che in termini di anni di vita persi il saldo è circa venti volte peggiore.

    Il problema dei dati dei morti con Covid è sempre stato che la maggioranza aveva più di 80 anni e tre patologie e quindi la loro classificazione come morti Covid si prestava ad ambiguità. Il problema dei morti post vaccinazione è che molti sono giovani, ma dato che non si fanno di solito le autopsie vengono classificati come “morti improvvise” senza nessuna spiegazione. Esiste quindi ambiguità nei dati di morti “con etichetta”. Vengono attribuiti a volte al Covid decessi di ottantanovenni già molto malati e non vengono attribuiti ai vaccini Pfizer decessi di ventinovenni sani. Questo Gabanelli non lo può scrivere, ma è la realtà.
    resized-Twitter-header
    Il problema della vaccinazione è che i morti post vaccino hanno in media 30 o 40 anni di meno dei morti con Covid e che questi morti esistano è dimostrato dal fatto che nel 2021 ci sono più morti nella fascia di età giovane e degli adulti che lavorano. Come si può vedere dai dati dell’Osservatorio Europeo sulla Mortalità (perché purtroppo l’Istat non dà gli stessi dati solo per l’Italia) è successa una cosa clamorosa nel 2021 di cui nessuno vuole parlare. La mortalità totale è leggermente calata, ma solo perché i morti sopra gli 85 anni sono diminuiti di 56 mila circa. Invece i morti sotto i 64 anni sono aumentati di 32 mila circa. In tutte le fasce di età sotto 64 anni ci sono nel 2021 più morti non solo della media storica pre-Covid, ma anche rispetto al 2020.
     
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    Sindrome di Guillain-Barré dopo la vaccinazione,
    il 18enne sanremese Riccardo ricoverato all’ospedale di Imperia


    Nella giornata di ieri l’Asl1 ha segnalato la reazione avversa all’Agenzia italiana del farmaco
    www.riviera24.it/2021/10/sindrome-...imperia-721651/
    riviera24-riccardo-ventre-549470
    Sanremo. Sindrome di Guillain-Barré dopo la prima dose di vaccino Pfizer. È successo a Riccardo Ventre, diciottenne sanremese, di professione soccorritore per l’Ospedaletti Emergenza, dal 12 ottobre ricoverato presso il reparto di neurologia del nosocomio di Imperia. Sul caso è intervenuta anche l’Asl1: «Sono in corso indagini e approfondimenti su quanto accaduto per verificare possibili correlazioni. Al momento non si esclude nulla».

    «Mio figlio ha fatto la prima vaccinazione lo scorso 28 settembre per motivi lavorativi – racconta Katia, mamma del giovane – , finché aveva 17 anni sono riuscita a tenerlo perché io avevo paura del vaccino, invece poi ha compiuto 18 anni e lavorando è stato costretto a farlo», spiega.

    Pochi giorni dopo la vaccinazione, Riccardo ha improvvisamente iniziato a mostrare i primi sintomi, segno di una problematica in atto: «Quel giorno mentre era in servizio ha avuto un fortissimo dolore alle gambe e quando l’hanno fatto scendere dall’ambulanza non si reggeva più in piedi, per questo l’hanno subito portato al pronto soccorso di Imperia – prosegue la madre del ragazzo – . Lui non ha mai avuto nessuno di questi sintomi prima, è successo tutto all’improvviso. Riccardo è diabetico e si pensava fosse dovuto agli scompensi delle glicemie, invece poi gli hanno fatto degli accertamenti e hanno visto che i nervi delle gambe non rispondevano. Gli hanno fatto un’elettroneurografia: il primo giorno gambe e braccia hanno risposto, il secondo hanno risposto male e il terzo giorno non hanno risposto per niente, quindi gli hanno diagnosticato la sindrome di Guillain-Barré; attualmente si trova fisso nel letto e quando provano a tirarlo su non riesce a stare in piedi, ma deve essere sorretto».

    Numerose le analisi e le terapie a cui è stato sottoposto il ragazzo dal giorno del ricovero: «Gli hanno dato tantissimi medicinali e gli hanno fatto la plasmaferesi, ovvero il lavaggio del sangue. Ieri ha finito l’ultimo ciclo e adesso speriamo che le cellule cattive non ricomincino a riprodursi. Gli hanno dovuto prelevare il liquido spinale dalla schiena e da lì ha iniziato ad avere degli atroci mal di testa. Gli hanno somministrato della morfina, sta facendo una cura pesante, non è una passeggiata».

    Le probabilità che Riccardo si riprenda ci sono, ma non è dato saperlo con certezza: « Mi hanno detto di tutto e di più, qualsiasi cosa può succedere, è un terno al lotto – afferma la mamma – . Mi hanno detto che in questi casi potrebbe finire malissimo come molto bene cioè guarire del tutto, quindi i medici non si vogliono esprimere fin quando non vedono le sue reazioni alle cure. Sembrerebbe al momento che la situazione non si sia aggravata però mi hanno avvertita di non fare festa, ma di aspettare perché ora è il momento di capire come reagisce per poi valutare se dargli un potentissimo farmaco che hanno già a portata di mano o se evitare perché gli procurerebbe un abbassamento delle difese immunitarie, quindi qualsiasi grave infezione, ma se non guarisce saranno costretti a somministrarglielo».

    Katia, alla disperata ricerca di risposte, si è rivolta anche a medici esterni alla struttura ospedaliera imperiese: «Ho sentito diversi pareri per capire come reagire a tutta questa situazione e cosa ci possiamo aspettare. Ho chiesto la causa scatenante e molti medici mi hanno confermato che c’è correlazione con la vaccinazione, nessuno me l’ha negato o mi ha detto che è impossibile. Tanti mettono le mani avanti e dicono che in medicina non si può avere la certezza matematica, ma che potrebbe essere causato dal vaccino con alte probabilità. Il medico ha detto che mio figlio è stato sfortunato perché guardando le statistiche c’è una piccola percentuale di persone che ha avuto questo tipo di reazione al vaccino».

    Riccardo doveva sottoporsi alla seconda dose il 19 ottobre, ma per ovvie ragioni non si è recato presso l’hub vaccinale: «L’hanno chiamato perché non si è presentato e mio figlio era molto arrabbiato, ma non hanno mostrato un minimo di interesse nei confronti della sua salute, non gli hanno fatto nessuna domanda e non ha avuto alcun chiarimento, niente di niente. Martedì ho chiamato il centro vaccinazioni per spiegare l’accaduto e mi hanno detto che l’ospedale non li aveva informati così li ho avvisati io, ma non mi hanno chiesto altro e non gli hanno dato peso», prosegue la mamma.

    «Ora sto aspettando per vedere come si vuole muovere l’ospedale, io adesso penso prima alla salute di mio figlio e poi in base a quello che viene scritto e segnalato deciderò se agire per vie legali – conclude la donna – . Riccardo sta rischiando grosso, ma i medici si stanno prendendo cura di lui in maniera ottima, però credo sia giusto far sapere a tutti a cosa possono andare incontro».

    L’Asl1 ha annunciato di aver segnalato nella giornata di ieri all’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, la reazione avversa avuta da Riccardo: «Il ragazzo è seguito dall’equipe del dottor Carlo Serrati, dunque è in ottime mani».
     
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    Rai, Mediaset e La7 non si fidano del vaccino:
    pretendono il tampone

    www.imolaoggi.it/2021/10/21/rai-me...no-del-vaccino/
    tv-tamponi0
    Aziende Tv non si fidano del vaccino – Se ascolti i loro conduttori, da Lilli Gruber e Myrta Merlino su La7 a Giuseppe Brindisi e compagnia su Mediaset, ad ogni mezzobusto Rai, nulla è più salvifico per l’Italia e l’umanità dell’avere fatto due dosi di vaccino ottenendo quel green pass che consente non solo di lavorare, ma di aprire ogni porta, perfino quelle del Paradiso visto che sulla stessa linea è gran parte della Chiesa. Non mi piace questo fare continui appelli come se ogni giornalista e conduttore si sentisse in dovere civico di fare da megafono delle scelte del governo, ma ognuno è libero di interpretare la professione come meglio crede. Pace.

    Solo che mi è capitato di essere invitato in presenza in trasmissioni di tutti e tre i grandi gruppi della tv generalista. E ogni volta dalle redazioni è arrivato l’avviso: “Mi raccomando, almeno un’oretta prima dell’inizio che dobbiamo fare il tampone”. Ho protestato: “Ma io ho un green pass valido fino a giugno 2022!”. Risposta ovunque: “Capisco, ma l’azienda vuole il tampone per sicurezza”.

    Ora io due dosi di vaccino le ho fatte come mi è stato suggerito: sono inserito fra i soggetti fragili perché ognuno ha la salute che si trova (e infatti mi hanno già chiamato anche per fare il vaccino influenzale). E quindi ho quel green pass che sta tanto a cuore dei miei colleghi conduttori e delle loro aziende che evidentemente hanno deciso come linea editoriale di dare una mano al generale Francesco Paolo Figliuolo nella sua campagna vaccinale.
    Non si fidano del vaccino
    (continua)
     
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