equilibrio mondiale

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    Il governo del Regno Unito ha accusato esplicitamente il governo russo di essere al lavoro per mettere al governo dell’Ucraina un leader pro-Russia

    c'è nessuno a cui risulti in qualche modo confermata, anche vagamente, la dichiarazione di Tommaso Paola Rossini, circa l'avvenuta penetrazione russa in territorio ucraino, secondo Rossini di ben 20 km?

    corrispondesse al vero, la figura che gli 'occidentali' starebbero palesando all'intero universo mondo sarebbe veramente e paradossalmente ridicola, a fronte di un esercito russo che li starebbe evidentemente sbeffeggiando, sottintendendo qualcosa del tipo "cucu, c'è nessuno che abbia voglia di una guerricciola fatta seriamente?"
     
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    Benvenuti in ukraina
     
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    Ucraina: atterrano a Kiev le armi Usa, anche Londra si schiera
    Berlino invia un ospedale da campo. Lunedi' vertice ministri Ue


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    www.ansa.it/sito/videogallery/mond...9f5a772b37.html
     
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    Crisi Ucraina, nuove accuse contro Mosca dalla Gran Bretagna:
    “Vuole un governo fantoccio”. La Germania chiede prudenza

    www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/2...udenza/6465753/
    UCRAINA_1200-1-690x362
    Grandi e continui movimenti , truppe e milizie che si spostano avanti e indietro, armi che arrivano a Kiev, corpi diplomatici verso l’evacuazione. Ma intanto si parla e non è detto che la tensione in Ucraina debba sfociare in un conflitto. Non è intenzione di Mosca che non ha interesse a invadere il paese ma vuole fermare l’espansione della Nato e quindi chiede che il paese confinante non entri a far parte dell’alleanza. L’ipotesi invasione per di più non scalda gli animi, la larga maggioranza della popolazione è contraria. Ma spingi spingi l’incidente ci può scappare e la Russia si è messa in una posizione scomoda: se i paesi occidentali non fanno un passo indietro coerenza vorrebbe che le truppe del Cremlino intervenissero. Il punto di caduta potrebbe essere quello del rinvio di alcuni anni dell’inclusione dell’Ucraina nella Nato. Martedì prossimo consiglieri politici di Russia, Ucraina, Francia e Germania si ritroveranno a Parigi per colloqui sull’Ucraina.

    La scorsa settimane si sono conclusi a Ginevra, senza grandi progressi, i colloqui tra Russia e Stati Uniti. Ieri sono arrivati in Ucraina aiuti militari di Washington. “Il primo carico per l’assistenza all’Ucraina recentemente deciso dal presidente Joe Biden è arrivato stasera. Il carico include circa 90 tonnellate di materiali letali, tra cui munizioni per i difensori dell’Ucraina in prima linea”, ha scritto l’ambasciata, ricordando che lo scorso anno gli Usa hanno fornito aiuti militari per oltre 650 milioni di dollari. Movimenti delle truppe di Mosca lungo il confine, e all’interno della Russia, vengono segnalati in continuazione. I soldati ammassati lungo il confine sarebbero ormai oltre 100mila.
    (continua)
     
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    UCRAINA: LA NATO E LA RUSSIA ARRIVERANNO ALLO SCONTRO ARMATO?
    https://www.byoblu.com/2022/01/23/ucraina-...scontro-armato/
    VIDEO
    resized-dinucci-ucraina
    Cosa sta succedendo in Ucraina? L’attuale tensione diplomatica tra la Russia e gli Stati Uniti, l’ammassarsi di truppe al confine dell’Ucraina e l’invio di armi sul territorio da parte di Paesi della NATO sono segnali che non si possono ignorare e non lasciano dormire sonni tranquilli alle diplomazie di mezzo mondo.

    Siamo alle porte di un conflitto mondiale? Difficile affermarlo con certezza ma di certo la situazione al momento è estremamente delicata. Arduo affermare con sicurezza chi sia l’aggressore e l’aggredito.
    Lo scenario della mezz’ora

    Partiamo da una considerazione: gli equilibri geopolitici stanno cambiando molto rapidamente e questo sta annullando il classico “scenario della mezz’ora“. Mezz’ora è grossomodo il tempo che impiegherebbe un attacco intercontinentale nucleare ad abbattersi nel cuore degli Stati Uniti o della Russia.

    Quel tempo, che sembra relativamente breve, consentirebbe all’aggredito un contro attacco altrettanto letale. Uno scenario apocalittico. Questa possibilità di equilibrio ha sempre disinnescato qualsiasi pensiero di supremazia tra le super potenze, in particolare tra quelle dello schieramento dell’alleanza atlantica e quelle della Federazione russa. In pratica nessun possibile vincitore.
    Le origini del conflitto

    Con la caduta del muro di Berlino e lo sgretolamento dell’URSS la geopolitica è stata ridisegnata, con una zona cuscinetto tra l’occidente e la Federazione Russa rappresentata da tutti quei Paesi divenuti indipendenti.

    Quella zona cuscinetto si sta sempre più riducendo a causa di un espansionismo della NATO che sta arrivando ad inglobare le nazioni al confine della Russia. Per quest’ultima la minaccia potenziale diventa evidente e la questione assume la rilevanza della sicurezza nazionale.

    Schierare truppe e basi missilistiche a ridosso del Cremlino fa decadere lo scenario della mezz’ora e tutti gli equilibri che esso comportava.

    Una volta compresa la questione di fondo, c’è da chiedersi: a chi potrebbe convenire un irrigidimento dei due schieramenti e chi avrebbe reale interesse che scoppiasse un conflitto dagli effetti imprevedibili?
    L’articolo 5 del trattato

    Lo abbiamo chiesto al giornalista ed esperto di geopolitica Manlio Dinucci nel video qui sopra. Anche in una recente puntata del suo programma su Byoblu Grandangolo-Pangea il giornalista aveva affrontato il tema.

    La questione è complessa, ci racconta Dinucci, e non affonda le sue radici nelle questioni recenti. Bisogna analizzare le vicende almeno dal 2014 per capire come la narrazione che vede Mosca come un “incallito aggressore” non rispecchi la realtà dei fatti. Dinucci, nella sua analisi non prende le difese della Russia, ma considera l’attuale situazione come il risultato di anni di evoluzione geopolitica nella zona e di espansionismo dell’Alleanza nord atlantica che ora ambisce, sotto la spinta statunitense, ad invocare l’articolo 5 del suo trattato.

    Quell’articolo è quello che prevede una risposta collettiva dei Paesi membri in caso di aggressione di uno di essi. Ricordiamo che dalla sua fondazione, la NATO ha invocato l’articolo 5 per la prima volta dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre contro gli Stati Uniti.
    ‘Divide er Impera’

    Come e se le diplomazie riusciranno a disinnescare la tensione, rassicurando ancora una volta la Russia, non è dato prevederlo. Di certo, ci dice Manlio Dinucci: “Il Cremlino non ha alcun interesse a innescare un conflitto” se non costretto a difendere la propria sicurezza nazionale.
    Anche l’Europa avrebbe tutto da perderci da una guerra con Mosca, si pensi solo alla questione gasdotti e all’export verso la Russia.
    “I potentati di oltre atlantico, statunitensi, che vanno anche al di sopra della stessa Casa Bianca, hanno tutto l’interesse a fare il gioco del ‘divide et impera‘ cioè dividere l’Europa”, analizza Dinucci, “più si divide l’Europa e più si rafforza, in relazione, l’influenza e la presenza statunitense”.
     
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    CITAZIONE (oooooo @ 23/1/2022, 19:23) 
    UCRAINA: LA NATO E LA RUSSIA ARRIVERANNO ALLO SCONTRO ARMATO?
    www.byoblu.com/2022/01/23/ucraina-...scontro-armato/
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    Cosa sta succedendo in Ucraina? L’attuale tensione diplomatica tra la Russia e gli Stati Uniti, l’ammassarsi di truppe al confine dell’Ucraina e l’invio di armi sul territorio da parte di Paesi della NATO sono segnali che non si possono ignorare e non lasciano dormire sonni tranquilli alle diplomazie di mezzo mondo.

    Siamo alle porte di un conflitto mondiale? Difficile affermarlo con certezza ma di certo la situazione al momento è estremamente delicata. Arduo affermare con sicurezza chi sia l’aggressore e l’aggredito.
    Lo scenario della mezz’ora

    Partiamo da una considerazione: gli equilibri geopolitici stanno cambiando molto rapidamente e questo sta annullando il classico “scenario della mezz’ora“. Mezz’ora è grossomodo il tempo che impiegherebbe un attacco intercontinentale nucleare ad abbattersi nel cuore degli Stati Uniti o della Russia.

    Quel tempo, che sembra relativamente breve, consentirebbe all’aggredito un contro attacco altrettanto letale. Uno scenario apocalittico. Questa possibilità di equilibrio ha sempre disinnescato qualsiasi pensiero di supremazia tra le super potenze, in particolare tra quelle dello schieramento dell’alleanza atlantica e quelle della Federazione russa. In pratica nessun possibile vincitore.
    Le origini del conflitto

    Con la caduta del muro di Berlino e lo sgretolamento dell’URSS la geopolitica è stata ridisegnata, con una zona cuscinetto tra l’occidente e la Federazione Russa rappresentata da tutti quei Paesi divenuti indipendenti.

    Quella zona cuscinetto si sta sempre più riducendo a causa di un espansionismo della NATO che sta arrivando ad inglobare le nazioni al confine della Russia. Per quest’ultima la minaccia potenziale diventa evidente e la questione assume la rilevanza della sicurezza nazionale.

    Schierare truppe e basi missilistiche a ridosso del Cremlino fa decadere lo scenario della mezz’ora e tutti gli equilibri che esso comportava.

    Una volta compresa la questione di fondo, c’è da chiedersi: a chi potrebbe convenire un irrigidimento dei due schieramenti e chi avrebbe reale interesse che scoppiasse un conflitto dagli effetti imprevedibili?
    L’articolo 5 del trattato

    Lo abbiamo chiesto al giornalista ed esperto di geopolitica Manlio Dinucci nel video qui sopra. Anche in una recente puntata del suo programma su Byoblu Grandangolo-Pangea il giornalista aveva affrontato il tema.

    La questione è complessa, ci racconta Dinucci, e non affonda le sue radici nelle questioni recenti. Bisogna analizzare le vicende almeno dal 2014 per capire come la narrazione che vede Mosca come un “incallito aggressore” non rispecchi la realtà dei fatti. Dinucci, nella sua analisi non prende le difese della Russia, ma considera l’attuale situazione come il risultato di anni di evoluzione geopolitica nella zona e di espansionismo dell’Alleanza nord atlantica che ora ambisce, sotto la spinta statunitense, ad invocare l’articolo 5 del suo trattato.

    Quell’articolo è quello che prevede una risposta collettiva dei Paesi membri in caso di aggressione di uno di essi. Ricordiamo che dalla sua fondazione, la NATO ha invocato l’articolo 5 per la prima volta dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre contro gli Stati Uniti.
    ‘Divide er Impera’

    Come e se le diplomazie riusciranno a disinnescare la tensione, rassicurando ancora una volta la Russia, non è dato prevederlo. Di certo, ci dice Manlio Dinucci: “Il Cremlino non ha alcun interesse a innescare un conflitto” se non costretto a difendere la propria sicurezza nazionale.
    Anche l’Europa avrebbe tutto da perderci da una guerra con Mosca, si pensi solo alla questione gasdotti e all’export verso la Russia.
    “I potentati di oltre atlantico, statunitensi, che vanno anche al di sopra della stessa Casa Bianca, hanno tutto l’interesse a fare il gioco del ‘divide et impera‘ cioè dividere l’Europa”, analizza Dinucci, “più si divide l’Europa e più si rafforza, in relazione, l’influenza e la presenza statunitense”.

    Ogni report di Dinucci su BYOBLU rasenta quasi la perfezione! E' uno dei pochissimi giornalisti che stimo!
     
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    Ucraina, la crisi rischia di sfociare in guerra:
    "Piano per rovesciare il governo".
    E la Russia nega

    www.iltempo.it/esteri/2022/01/23/n...tagna-30198975/
    194340302-87f52c2a-b42e-4c5e-bd31-68cee86b42a3
    Continua il braccio di ferro tra la Russia e l'Occidente sul destino dell'Ucraina. Il Regno Unito ha denunciato un presunto piano di Mosca per sovvertire il governo di Kiev e insediare un leader vicino al Cremlino. Accuse che la Russia ha prontamente respinto, incolpando i paesi della Nato di voler aumentare le tensioni. Per l'Ucraina, che ha promesso di continuare a smantellare le strutture filo-russe, le dichiarazioni del Foreign Office non sono "niente di nuovo", ha affermato il consigliere della presidenza ucraina Mikhail Podoliak.

    Le accuse mosse da Londra sono "ridicole e divertenti", ha detto all'Associated Press l'ex deputato ucraino Yevheniy Murayev, indicato dal Regno Unito come il possibile uomo di Mosca per rovesciare l'esecutivo in Ucraina. Il politico ha affermato che gli è negato l'ingresso in Russia dal 2018 perché è considerato una minaccia per la sicurezza del Paese. La sanzione, ha spiegato, gli è stata commminata sulla scia delle tensioni con Viktor Medvedchuk, il più importante politico filo-russo dell'Ucraina, amico del presidente Vladimir Putin. "Tutto ciò che non supporta il percorso di sviluppo filo-occidentale dell'Ucraina è automaticamente filo-russo", ha accusato Murayev.
    (continua)
     
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    CITAZIONE (giringino @ 23/1/2022, 11:37) 
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    non si capisce se ti presenti con quel nickname o se saluti una persona che ha quel nickname

    su luogo comune il mio 'nickname' fu "gino sighicelli" (fino al giorno in cui invitai mazzucco ad espellere anche me)

    Anche tu un espulso di luogocomune?
     
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    Ucraina. Gli Stati uniti ordinano
    la partenza delle famiglie dei diplomatici

    www.rainews.it/articoli/2022/01/uc...bb2a1e933c.html
    1642764242262_GettyImages_
    La crisi ucraina peggiora nonostante i colloqui tra il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Washington ha ordinato 'consigliato' alle famiglie dei propri diplomatici di lasciare l'Ucraina "a causa della persistente minaccia di un'operazione militare russa".

    Il personale non essenziale, scrive il Dipartimento di stato, può lasciare l'ambasciata e i cittadini americani residenti in Ucraina "dovrebbero considerare ora" di lasciare il Paese. "La situazione della sicurezza, in particolare lungo i confini dell'Ucraina, nella Crimea occupata dalla Russia e nella Donetsk controllata dalla Russia, è imprevedibile e potrebbe deteriorarsi in qualsiasi momento" si legge nel comunicato del Dipartimento di Stato. L'ambasciata a Kiev resterà comunque aperta, hanno sottolineato al Dipartimento di Stato, e gli Stati uniti non vogliono disimpegnarsi dall'Ucraina.

    Il governo degli Stati Uniti teme anche che in Russia possano esserci ritorsioni verso i cittadini americani, per cui consiglia loro di evitare viaggi citando, in particolare, il rischio di "applicazione arbitraria delle leggi locali" da parte della polizia russa.
     
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    Riferimento Usa alla Cina:
    state lontani da Taiwan durante la crisi ucraina

    https://buzznews.it/riferimento-usa-alla-c...izie-dal-mondo/
    us_seventh_fleet_1642994805373_1642994822130
    Da quando è iniziata l’escalation USA-Russia sull’Ucraina, molti credevano che ciò avrebbe dato al presidente Xi Jinping libero passaggio per perseguire in modo aggressivo quelli che la Cina chiama i suoi interessi principali.

    Con due gruppi d’attacco di portaerei a propulsione nucleare che pattugliano il Mar delle Filippine e un’avanzata schierata a Yokosuka, in Giappone, gli Stati Uniti hanno inviato un forte messaggio alla Cina di stare lontano da Taiwan mentre il primo è messo alle strette con la Russia sull’Ucraina.

    L’Esercito popolare di liberazione ha risposto domenica alle massicce esercitazioni navali statunitensi inviando fino a 39 aerei da guerra, per lo più combattenti come J-10 e J-16, nella zona di identificazione della difesa aerea (ADIZ) di Taiwan sudoccidentale mentre le tensioni aumentano sulla nazione insulare separatista. . L’aeronautica militare di Taiwan ha ripreso le pattuglie aeree da combattimento e attivato sistemi missilistici terra-aria per scoraggiare le aggressive forze aeree dell’Esercito popolare di liberazione. Questa è la prima volta dopo l’ottobre 2021 che l’Esercito popolare di liberazione ha risposto alle esercitazioni statunitensi con molti combattenti.

    Questa violazione su larga scala dello spazio aereo taiwanese da parte del caccia cinese si è verificata quando la Marina degli Stati Uniti aveva tre gruppi d’attacco di portaerei a sostegno delle operazioni di Taipei e di navigazione libera nel Mar delle Filippine. Mentre la USS Carl Vinson e Abraham Lincoln stanno pattugliando vicino a Taiwan, la USS Ronald Reagan è in allerta vicino a Yokosuka in Giappone. Gli Stati Uniti hanno anche un’ampia presenza navale con l’USS Essex Amphibious Ready Group e l’USS America Expeditionary Strike Group che si uniscono alle portaerei. A pattugliare con la massiccia forza di trasporto c’è un cacciatorpediniere giapponese Hyuga con gruppi d’attacco USS che schierano fino a 26 caccia F-35 di quinta generazione.
    READ Il deputato del Bangladesh Razul Karim propone di vietare alle coppie di lavoro di sposarsi, affronta Falak

    L’accumulo di forze navali statunitensi vicino a Taiwan è un chiaro messaggio alla Cina che non può ottenere un passaggio gratuito per Taipei mentre Washington è bloccata in una situazione di stallo con la Russia sull’Ucraina. “Il messaggio alla Cina è che gli Stati Uniti non hanno distolto gli occhi da Pechino e vogliono che l’Esercito popolare di liberazione stia lontano da Taiwan fino a quando la crisi ucraina non sarà risolta”, ha affermato un ex ambasciatore indiano negli Stati Uniti.

    Da quando è iniziata l’escalation USA-Russia sull’Ucraina, molti credevano che ciò avrebbe dato al presidente Xi Jinping libero passaggio per perseguire in modo aggressivo quelli che la Cina chiama i suoi interessi principali. L’amministrazione Biden questo mese ha detto alla Cina che sta osservando la formazione dell’Esercito popolare di liberazione in Ladakh mentre la situazione di stallo tra India e Cina sulla linea di controllo effettivo (LAC) termina il suo secondo inverno sull’altopiano tibetano.
     
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    24 gennaio 2022

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    IN ITALIA NON DANNO COMUNICAZIONE CHE LA GUERRA E' IMMINENTE
    Ragazza ucraina avverte: “siamo in guerra”. E il video diventa virale

     
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    Se Blinken non vuole un’invasione russa dell’Ucraina,
    perché ne sta provocando una?

    https://comedonchisciotte.org/se-blinken-n...provocando-una/
    resized-blinken
    Qualche tempo fa ho scritto della falsificazione da parte degli storici della Prima Guerra Mondiale. Ora stiamo osservando la falsificazione della Storia in Ucraina. Quella che essenzialmente è un’invasione americana dell’Ucraina è chiamata invasione russa e il conflitto che Washington sta provocando viene attribuito alla Russia.
    La mia generazione associava distopie, come 1984 di George Orwell, con l’Unione Sovietica, un paese in cui le spiegazioni erano controllate e le critiche a Stalin avrebbero portato una persona nei Gulag.
    Pensavamo agli Stati Uniti e alla nostra vita in America in modo molto diverso. Ma con il passare del tempo la differenza tra la vita nell’Unione Sovietica nel ventesimo secolo e la vita nel mondo occidentale di oggi sta scomparendo.
    Oggi, il giornalista Julian Assange sta subendo lo stesso tipo di terrore e tortura di Stato di qualsiasi dissidente sovietico, se non peggio. È
    (continua)
     
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    TgSole24 - 24 gennaio 2022 - Ucraina: allerta massima

    - Ucraina, benzina sul fuoco dall’Occidente di Fabio Belli
    * Kiev, la diplomazia batte in ritirata di Gionata Chatillard
    - Il mondo in allerta di Fabio Belli
    * Caracas offre collaborazione militare a Mosca di Gionata Chatillard
    - La crisi ucraina alla prova economica di Fabio Belli
    * La lunga mano del globalismo sulla Serbia di Gionata Chatillard
    * L’Esercito greco non conosce crisi di Gionata Chatillard
    - Quirinale: fumata nera
    - Assange spera nella corte suprema di Fabio Belli
     
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    Basta Italia
    Il crollo pandemico dello stato mafio-massonico


     
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